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Interviene con l’autore Sarah Jane Ranieri

Milo Molteni è un pubblicitario e insieme all’amico Pietro Carminati ha aperto «La Moca», un’agenzia che sforna idee, slogan e campagne pubblicitarie per aziende. Soffre di insonnia, che lui chiama «la mia signora e tiranna» e si è separato dalla compagna Elisa con la quale non è riuscito ad avere un figlio. Tutto cambia quando una notte, alle quattro e sette minuti, i coniugi Mattei, i due anziani inquilini che vivono nell’appartamento sopra il suo, muoiono. Avvelenamento da funghi. Il figlio Gianluca, sconvolto, vuole liberarsi in fretta della casa e quando incrocia Milo il mattino seguente gli confida che i due anziani genitori avevano sempre desiderato vendere il loro appartamento a lui, che negli anni era stato così gentile e affettuoso. Nonostante le cose non stiano esattamente come Gianluca le ha percepite, secondo Milo i due vecchi non erano delle belle persone e l’età da sola non poteva bastare ad assolvere dalla meschinità o dall’idiozia, accetta di buon grado. Nel giro di pochi giorni fa sgombrare l’appartamento ed è proprio in quel momento, mentre i ragazzi di una onlus stanno portando via i mobili dei Mattei, che Milo scopre una seconda porta, nascosta nello sgabuzzino. Una porta che conduce a delle scale e poi giù, verso il cortile. Che senso ha? Perché qualcuno avrebbe dovuto tenere aperto quell’accesso? Quella stessa notte, Milo sente dei passi e dei rumori provenienti dal piano di sopra che non fanno presagire nulla di buono. Che qualcuno possa essere entrato proprio da quella porta? Quando decide di andare a controllare di persona, la sua vita cambia. C’è una persona che dorme sul materasso, l’unica cosa lasciata lì dopo lo sgombero. Milo Molteni non sa ancora quanto l’incontro con Adam, il bellissimo ragazzino migrante che ha preso possesso momentaneo del suo piccolo appartamento, gli cambierà la vita.

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