Intervengono Giulia Cuter e Giulia Perona
C’è un’età in cui l’urgenza di amare è la cosa più viva, la più feroce. Annina e Enza dividono una stanza nella vecchia casa della nonna, in una località non lontana da Taormina, ma dove non c’è nulla, se non pochi bar-gelateria e lidi balneari. Più grande di Annina e ormai una bellezza sbocciata, Enza si aspetta un’estate di litigi con la madre e di una noia infinita. Ma la vacanza delle cugine prende tutt’altra direzione quando incontrano Bruna: la ragazza più irregolare del paese che si porta dentro un lutto e una sete di rivalsa. E conosce benissimo un giro di ragazzi che si arrabattano con espedienti non proprio legali, cresciuti come sono in famiglie disagiate e violente. Eppure persino il capo del gruppo, Mirco, si rivela più sensibile e corretto di quanto suggerirebbero i pregiudizi. Il pericolo non viene dai maschi, ma da tutto ciò che sobbolle tra le protagoniste: rivalità, smania di diventare donne, confusione del desiderio. È Annina, la più piccola, la meno appariscente, a raccontarci la storia di quella vacanza che segna un tragico spartiacque: come osservatrice e testimone, e come chi viene di colpo precipitata nell’età adulta. La scoperta di una realtà più arcaica di quella borghese delle loro famiglie, l’affacciarsi incerto e prepotente della sessualità, l’idea di un potere femminile senza colpe e senza restrizioni, tanto generativo quanto distruttivo, sembrano aprire per le due adolescenti la via di fuga di un diverso destino.
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