Fili di rame e d’amore. Dal diario inesistente di Anna Coleman Ladd
Michele Caccamo
Elliot
Anna Coleman Ladd, scultrice, dedicò la sua vita a ricostruire con maschere di rame i volti dei soldati mutilati durante la Prima Guerra Mondiale. Il suo diario immaginario, gli episodi ivi raccontati, la sua storia rivivono nel sentimento di due giovani ricercatori del futuro, incaricati da un Governo Mondiale di resettare la memoria storica da tutti i device. La forza che la Ladd prestava nel riparare l’animo di quegli uomini, prima ancora che i loro volti, emerge nel tratteggio poetico – a tratti romantico – dell’autore. Il romanzo è una riflessione sull’estetica della vita, e sulla necessità di riportare l’umanità al valore antico e autentico delle virtù.
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