La mia settimana non solo in scatola (lilla)!
Lo so, sembra impossibile, non potevo crederci neanche io, ma mi sono allontanata dalla libreria in ben due occasioni. Forse sto esagerando, troppa libertà…!
Di Bookcity ne hanno scritto e parlato tutti, non ho molto da dire perché sono rimasta in libreria a rinnovare i miei scaffali. Mi sono detta: a Milano saranno tutti agli eventi letterari di bookcity, approfittane per mettere in atto il tuo piano diabolico “RENDERE TUTTO”. Ma anche questa volta il caro vecchio Murphy aveva ragione:
“Se credi di ribaltare il tuo negozio perché tanto non passerà nessuno, allora stanne certo arriveranno tanti clienti e per di più nuovi che si troveranno per la prima volta nella scatolalilla e dovranno giocare al salto agli ostacoli che neanche Giochi Senza Frontiere aveva immaginato così difficile!”
Così sabato ho trascorso l’intera giornata a presentarmi a nuovi clienti, abbiamo giocato appunto ad evitare scatole, a non fare cadere le pile di libri da terra, alla ricerca del libro non reso, un sabato decisamente proficuo.
Mi sono scusata per la bomba di libri esplosa sul pavimento, ma hanno tutti risposto : Il disordine è il bello delle librerie, le fa sembrare vive! Se fosse davvero così allora la scatolalilla potrebbe senza dubbio alcuno conquistarsi il podio tra le librerie più vive! Nuove tessere, nuovi iscritti al gruppo di lettura e tante persone arrivate in Via Sannio anche grazie ai social. Sai ti seguo su facebook e ho finalmente trovato il tempo di passare a conoscerti di persona.
E io, che mi imbarazzo sempre, faccio la pagliaccia dicendo: di’ la verità su facebook sembro più alta!
Domenica mattina – squillo di trombe – sono uscita per assistere alla prima presentazione del libro di Federico Baccomo : Woody (Giunti). Intervistato da Eleonora Molisani, con letture di Claudio Bisio, mentre Alessandro Sanna illustrava alle loro spalle la storia di Woody. Qualcuno di voi avrà già letto quanto mi sia piaciuto. La trovo una storia raccontata in modo originale, delicato, divertente e allo stesso tempo mai scontato. La storia di una ragazza, di un incontro sbagliato (non voglio svelare troppo), il tutto filtrato e raccontato dal suo cane Woody.
Woody che osserva i comportamenti talvolta strani che la sua Padrona ha, un esempio:
[…] Ma c’è altra cosa più strana di tutte.
Cosa che Woody: non sa bene come spiegare.
Ecco, Padrona: raccoglie bisogni di Woody e mette tutti dentro sacchettino! Woody: giura! Difficile credere ma: verissimo! Padrona: mette bisogni di Woody dentro sacchettino come se sono oggetti preziosi tipo: osso, e poi custodisce sacchettini in tante scatole chiamate: Appositi Cestini. Bisogni di Padrona invece: sempre in stessa scatola chiamata: Water. Cose stranissime. […]
Sono certa che se i cani avessero la parola, si esprimerebbero come Woody. Quindi sì, il mio è un consiglio di lettura!
La settimana in libreria invece è iniziata con il secondo incontro del Corso Di Lettura Creativa tenuto da Fernando Coratelli e Luigi Carrozzo, ragazzi che serata! Ci hanno raccontato Cattedrale di Carver con aneddoti e sottofondo musicale di Tom Waits per poi parlare di Morte di un commesso viaggiatore, perché leggere è molto più che aprire un libro e decodificare lettere che messe in un determinato ordine formano parole.
Leggere è scoprire, ascoltare, viaggiare, è mettersi in gioco, condividere, stare soli, leggere è… leggere, ma se non hai provato almeno una volta è difficile che possa farti capire fino in fondo cosa si provi.
Ma attenzione, la libraia è uscita nuovamente dalla scatola per andare in quella che ormai considero la mia seconda casa: l’Arci Ohibò.
C’è stato lo spettacolo dei Mercanti di Storie #sagresposalizitour una serata di Teatro Canzone.
Li ho visti per la prima volta come ospiti al Cafè Bandini e incuriosita sono andata anche a vedere altri loro spettacoli, iniziando da quello per me più toccante: Il Matto – ovvero io non sono stato – una tragica farsa sul processo Pinelli e sulle morti di Stato, scritto e interpretato da Massimiliano Loizzi (che molti di voi conosceranno anche come volto de Il Terzo Segreto di Satira).
Mercoledì sera sul palco dell’Ohibò insieme ai Mercanti Massimiliano Loizzi e Giovanni Melucci hanno suonato: Francesco Cafagna, Stefano Fascioli, Pipa Nago, Pepe Ragonese. Come potrete leggere sul loro blog cercano di portare il teatro in luoghi non convenzionali e a quanto pare è da 11 anni che ci riescono benissimo! Gli spettatori vengono spesso coinvolti e, se trovati con il cellulare acceso, anche insultati (quindi se andate a vederli ricordatevi di spegnerlo e se non volete salire sul palco evitate i primi posti oppure fate come me, abbassate lo sguardo quando cercano volontari, un po’ come quando la professoressa a scuola diceva: oggi interroghiamo…).
[…] Vorrei fare la doccia nella schiuma dei giorni
andare al mare su di una zattera di salvataggio
scoprire la base dell’arcobaleno e cacarci sopra
Vorrei farti qualcosa che nessuno t’ha fatto mai […]
Non ve la trascrivo tutta, perché il consiglio è di andare a vederli dal vivo.
Ma non è finita qui! Giovedì nella mia scatola lilla c’è stata una bellissima presentazione. Sto parlando di Oceano Padano di Mirko Volpi (Laterza) un libro che consiglio a chi si riconosce nel famosissimo ragazzo di campagna con protagonista Pozzetto, a chi vive in città e si chiede come facciano a preferire paesi così tranquilli che a volte sembrano immobili.
[…] Qui al paese capisci quali sono le cose importanti della vita. Peccato siano Altrove. Quella peculiarissima tristezza che ti prende la domenica sera, in agosto, a Nosadello, quando sai che l’indomani sarai ancora qui. Quando credi con riposante terrore che potresti stare per sempre qui. […]
Venerdì come buona abitudine ci si è ritrovati in libreria verso orario di chiusura, senza darsi appuntamento perché ormai non serve più. Un bicchiere di vino, facce amiche, chiacchiere e confidenze hanno già dato il via ad un nuovo appuntamento, ma per ora non ne scriverò qui.
Sabato sono passate le super madrine Eva e Elena per preparare la scaletta della serata che presenteranno domenica 8 novembre. La quinta edizione del Premio Il Mio Libro, il mio quinto compleanno; sto praticamente imparando a leggere e scrivere da sola…
E oggi ad una settimana dalla prima cosa fatta in questo post, so di essere cambiata, di non essere la stessa persona che ha partecipato domenica mattina a Bookcity perché ogni persona incontrata, ogni nuovo libro letto, ogni nuova canzone o poesia ascoltata, sono entrate a far parte di me. I più dicono che siamo ciò che mangiamo, io credo tuttavia si possa estendere: siamo ciò che mangiamo, siamo ciò che leggiamo, siamo ciò che ascoltiamo, siamo ciò che… viviamo.
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