La rubrica “I librai della porta accanto” ci porterà a scoprire le librerie in giro per l’Italia e non solo, che pur essendo sotto casa nostra, non conosciamo e non frequentiamo.

Ho risposto più volte alla domanda: Ma che bella libreria, hai appena aperto? mmm, no a dire il vero sono solo 5 anni.

Siamo abituati a correre per inseguire chissà che cosa. A cliccare cliccare e cliccare ancora perché ci sembra di risparmiare tempo, ma cosa stiamo perdendo? Le librerie sono luoghi piene di storie, ma non solo per i libri venduti, bensì per le persone che vi lavorano e vi entrano.
Sì, la maggior parte delle storie che ascolto quando parlo con i clienti sono incipit di romanzi che potrebbero essere meravigliosi!

Il primo libraio/amico che si è prestato a rispondere alle domande è Carmelo Calì della Libri&Bar Pallotta a Roma.

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Eccovi l’identikit!

Nome libreria: Libri&Bar Pallotta

Anno di apertura: Aprile 2008

Mq.: 120

Dipendenti: 1

Genere: Varia

Regione: Lazio

Città: Roma

Indirizzo: Piazzale Ponte Milvio, 22 00135 Roma

Cosa facevi nella tua “vita precedente” ?

L’esploratore.

Quando hai deciso di entrare a far parte del pazzo mondo dei libri?
Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione, nel 2007, ho conosciuto per puro caso Valeria, figlia di Giulio Testoni, uno degli storici titolari del Bar Pallotta. E’ grazie alla loro iniziativa che la libreria è nata e oggi è diventata un punto di riferimento per tutto il quartiere. E pensare che inizialmente questa idea era stata ritenuta folle dagli stessi abitanti della zona, per una piazza che negli ultimi venti anni ha visto sorgere quasi esclusivamente locali dove è possibile mangiare e bere. In quel periodo cercavo lavoro, avevo effettuato i colloqui per un noto gruppo bancario in fase di assunzioni. Avevo avuto la possibilità di entrare a lavorare in banca. Ma poi l’incontro con Valeria ha rimesso tutto in discussione e abbiamo abbracciato insieme questa sfida!

Qual è la domanda che i clienti non dovrebbero mai farti?
Capita spesso che i clienti ci chiedano “lo sconto” sul libro. Mi trovo spesso a spiegare quale sia il margine di guadagno per una libreria. Ridicolo molto spesso. Mi trovo a dover giustificare l’impossibilità di effettuare sconti. Eppure capita il cliente che ti domanda: A quanto me lo mette? Ecco, l’irriverrenza nel chiedere lo sconto su un libro mi infastidisce.

E quale invece la cosa che ti fa più piacere ti dicano?
Da un paio d’anni la nostra libreria ha rinunciato, per scelta, alla distribuzione. Lavoriamo direttamente con moltissime case editrici. Prediligiamo la piccola e la media editoria, ovvero coloro che svolgono ancora il vero lavoro di Editore e che troppo spesso non riceve il giusto riconoscimento nelle grandi librerie di catena. Proponiamo un’offerta diversa e i nostri clienti, all’inizio un po’ disorientati, adesso sono felici di leggere qualcosa di diverso. Di non avere per le mani il libro che in metro trovano in lettura. Diventa quasi un tratto distintivo. E quando tornano per ringraziare del consiglio, per il fatto che “se non l’avessimo consigliato non  lo avrebbero mai comprato altrimenti, allora sì, sono proprio contento!”.

La richiesta più strana che ti è stata fatta?
Una sera, un paio di ragazze sono entrare per comprare un regalo per un’amica che si era laureata. Quando ho chiesto qualche indizio per orientarmi nella scelta mi hanno risposto: è bionda, occhi azzurri, molto carina…

Il primo libro che hai letto?
Pur essendo figlio di una professoressa di lettere, da piccolo non leggevo moltissimo. Preferivo giocare a calcio e già i compiti per me erano qualcosa che mi toglieva tempo al campetto di terra battuta. Il primo libro che ricordo di avere letto è stato “Marcovaldo” di Italo Calvino. Uno dei miei scrittori preferiti.

So che è difficile, ma se ti chiedessi un podio, quali sarebbero i 3 libri che mi diresti?
Non mi piace, in effetti, però ti dirò 3 libri che negli ultimi anni mi sono particolarmente piaciuti e che per differenti motivi sono diventati indimenticabili. Eviterò i classici e i nomi sputtanati.

Se potessi inoltrare una richiesta a chi si occupa di sostenere e aiutare le librerie, cosa chiederesti?
Per esperienza ti dico che le forze, le idee, la voglia vanno trovate all’interno della libreria con chi ci lavora. La vera forza sono la passione e l’entusiasmo. Noi ci siamo inventati di tutto qui da Pallotta con Carla, l’altra libraia forza della natura. Abbiamo iniziato a consigliare i libri al buio, abbiamo organizzato degustazioni di vini e libri, per arrivare a Libri a Mollo, la rassegna estiva di Ponte Milvio nata per gioco e diventata una realtà fantastica. Non vogliamo aiuti da nessuno, perchè tanto non arrivano. Chiediamo solo di potere realizzare un progetto culturale. Mi piacerebbe che fosse tutto più facile. L’aiuto potrebbe essere quello, stimolare la fantasia delle librerie che hanno voglia di creare cultura in modo vario e sostenerle soprattutto pubblicizzandone le iniziative che è quello che manca e che spesso le piccole realtà non possono permettersi non avendo un ufficio stampa in grado di far conoscere le proprie iniziative ad un pubblico più ampio di quello raggiungibile tramite i social network.
Poi di certo, sempre partendo dal basso, nel lavoro ordinario, ci vorrebbe un maggiore coinvolgimento diretto tra librerie ed editori. Questo potrebbe portare ad un vantaggio per tutti. Gli editori avrebbero degli interlocutori veri, i librai, che sono coloro che poi lavorano a contatto con i lettori. E i librai sarebbero maggiormente responsabilizzati nella scelta, nella personalizzazione della libreria, e avrebbero un margine di guadagno più alto. A tal proposito vi suggerisco di dare un’occhiata al progetto “Satellite libri” ideato da Fabio Mendolicchio e Maurizio Zicoschi, non a caso un editore e un libraio!

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Che libro stai leggendo in questo momento?
Carne Viva – Merritt Tierce – BigSur (un inedito che vi consiglio di prenotare e di leggere non appena sarà disponibile in libreria)

Che libro invece consiglieresti ?
In viaggio contromano di Zadoorian Michael, edito da Marcos y Marcos.

Libro digitale, vero nemico del libro cartaceo?
Non credo. Penso che il digitale in alcuni casi possa incentivare l’avvicinamento alla lettura da parte di molti che invece ne erano totalmente lontani. Il fatto di potere avere un supporto digitale, comodo, economico e semplice ha avvicinato moltissima gente ad un prodotto culturale considerato spesso un bene accessorio, per cui spendere poco o nulla. In tal modo, invece, può creare dipendenza! E magari far entrare qualcuno di loro in libreria per sceglierne uno di carta! Però io non ho mai pensato di comprare un lettore digitale… lo lascio agli altri.

C’è un libraio della porta accanto che mi consigli di contattare?
Rimango nella mia città, Roma e ti consiglio di contattare Claudio Madau che ha lanciato una sfida bellissima in un altro quartiere. La libreria è Hop&Book dove trovi birre artigianali, vinili e, ovviamente, libri.

Come possiamo restare in contatto con la tua libreria? Lasciaci tutti i tuoi recapiti. Facebook, twitter, instagram, blog….
telefono: 06.33225168
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