Economia dell’imperduto
Anne Carson
Utopia Editore
trad. Patrizio Ceccagnoli
In libreria dal 26 novembre 2020
€18,00
Economia dell’imperduto
Anne Carson
Utopia Editore
trad. Patrizio Ceccagnoli
In libreria dal 26 novembre 2020
«Anne Carson è un’autrice eccezionale. Una scrittrice sapiente». — Harold Bloom
«Una scrittrice fuori da ogni schema. Anne Carson ha una imperscrutabile brillantezza.» — The New York Times
«Nei diversi percorsi della sua scrittura, Anne Carson ha raggiunto livelli di intensità e solidità intellettuale che la collocano tra gli scrittori più importanti della nostra era.» — Motivazione, Premio Principessa delle Asturie, 2020
Le leggi del mondo, rigide e inoppugnabili, ma sempre in equilibrio sulla precarietà della vita. L’oltre, incerto e indescrivibile, che in fondo legittima l’uomo e lo sostanzia. Con la sua lingua preziosa e misurata, Anne Carson traccia un parallelismo tra le vite di due poeti europei, il greco Simonide di Ceo, vissuto tra il VI e il V secolo a.C., e il romeno di origine ebraica Paul Celan, uno tra gli autori più acclamati del XX secolo. «Forse sono poeti quelli che sperperano ciò che i loro padri avrebbero risparmiato», scrive l’autrice. Eppure Simonide è stato uno dei primi intellettuali a scrivere versi in cambio di denaro, a piegare le regole del mondo all’imperscrutabilità dell’arte, conciliando il visibile e l’invisibile. E così Paul Celan, sopravvissuto all’Olocausto e cultore della memoria, che trascorre gli ultimi anni della vita in un regime capitalista di reificazione, in cui tutto ha il valore del proprio corrispettivo economico. Ma se è vero che a «dispetto d’ogni altra cosa, questo soltanto, sì, il linguaggio, rimane imperduto», come Celan stesso scrive, se è vero che la poesia è l’unica testimonianza del passaggio fugace di un uomo nel mondo, cosa va perduto quando si spreca una parola?
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